Attacco degli hacker ai dati di Sogin. Attacco contro il sistema informatico della Sogin, la Spa pubblica che gestisce l’eredità delle centrali nucleari. Per l’azienda, l’attacco non ha avuto effetto sulle funzionalità del sistema informatico, sulla sicurezza né sulle normali attività aziendali. Su una pagina del “dark web” un criminale informatico ha annunciato la vendita di 800 giga di dati interni alla società italiana — contratti, progetti, schemi d’impianto — ceduti per 230mila dollari nella criptovaluta Monero. Come esempio dei dati rubati, il criminale ha esibito proposte di qualifica del 2016 per la fornitura di attrezzature all’impianto Eurex di Saluggia (Vercelli). Lo stesso ricattatore il 15 luglio aveva rubato 1 tera di dati alla Saudi Aramco chiedendo 3mila dollari (o 3omila per renderli alla compagnia petrolifera).
Cyber attacchi, la Sanità è la più colpita: a rischio il 90% delle strutture. «Un attacco criminale e terrorista senza precedenti, potente e invasivo»: così il governatore del Lazio Nicola Zingaretti lo scorso agosto definì il clamoroso cyberattacco inflitto dagli hacker alla rete informatica che si occupa delle prenotazioni dei vaccini, il portale «Salute» della Regione. Quello è stato forse il caso recente più eclatante, ma solo uno dei tantissimi cyber attacchi alla Sanità, il settore in assoluto più colpito in Italia. Il rischio di cyber attacchi nel nostro paese è dunque molto alto anche perché solo l’11% delle organizzazioni sanitarie utilizza dispositivi medici con software aggiornati, mentre l’89% usa invece perla maggior parte dispositivi medici con un sistema operativo obsoleto a causa di problemi di compatibilità, costi elevati degli aggiornamenti o per la mancanza di conoscenze tecnologiche interne.
Odio su Cartabellotta che «imita» Povia. Un tweet inaspettato che ha fatto discutere e scatenato roventi polemiche sui social. È quello del presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta che sul social ha commentato la notizia della positività al Covid del cantante Giuseppe Povia con la parodia di alcuni versi di una sua canzone. «Finché i cretini fanno eh/Finché i cretini fanno ah/Finché i cretini fanno boom». Così Cartabellotta sostituendo la parola «bambini» della canzone originale con «cretini», suscitando forti reazioni fra il popolo del web e facendo balzare in vetta ai trend topic gli hashtag #povia e #cartabellotta. Indignazione, sorpresa, critiche, minacce ma anche qualche levata di scudi a difesa del presidente di Gimbe.
Facebook-Meta, gli investitori chiedono cambi nella governance e supervisione dei contenuti dannosi. La società ha ricevuto una serie di richieste dagli azionisti che vogliono maggiore trasparenza nella gestione dei contenuti dannosi e chiedono cambi anche nella governance della società. Gli azionisti, tra cui il Fondo pensionistico comune dello Stato di New York e il tesoriere dello Stato dell’Illinois, fanno parte di un gruppo di investitori che ha presentato collettivamente otto proposte da prendere in considerazione all’assemblea annuale della società il prossimo maggio. Le risoluzioni includono richieste di supervisione da parte del consiglio sugli sforzi per ridurre i contenuti dannosi, una valutazione del rischio di Metaverso e una revisione del comitato di audit e di rischio della società fondata da Mark Zuckerberg. A presentare proposte sono stati anche i 50 investitori che fanno riferimento a Investor Alliance for Human Rights, che rappresentano più di 6.000 miliardi di asset in gestione.
Il progetto “Unblaming” contro il cyberbullismo. È online Unblaming, il progetto che valorizza il talento dei ragazzi a partire dalla diffusione di una buona cultura digitale. La piattaforma è nata per contrastare il fenomeno della “violenza digitale” e dare voce ai ragazzi e alle loro emozioni, “taciute troppo a lungo durante il lockdown”, come spiega l’avvocato Marisa Marraffino, in prima linea contro il cyberbullismo e ideatrice dell’iniziativa. Che siano i più giovani ad avere risentito di più del distanziamento sociale e dell’interruzione improvvisa delle proprie relazioni sociali lo confermano i dati raccolti in un sondaggio promosso da Cittadinanzattiva: nove ragazzi su dieci dicono di essersi sentiti soli durante la pandemia; sette su dieci sono connessi almeno tre ore al giorno (oltre al tempo necessario per la Dad) e altrettanti dichiarano di non sentirsi al sicuro online. E ancora, quattro su dieci sono consapevoli di essere iperconnessi e tre su dieci mostrano comportamenti verbali e fisici di aggressività verso gli altri; c’è chi ammette episodi di autolesionismo, un ragazzo su sette dichiara di aver assistito a episodi di cyberbullismo mentre uno su dieci di esserne stato vittima.
Elon Musk è la Persona del 2021 per il Time. “L’uomo che aspira a salvare il Pianeta e a darcene un altro dove potremo abitare: clown, genio, bastian contrario, visionario, industriale, showman: un folle ibrido di Thomas Edison, P.T. Barnum, Andrew Carnegie e il Doctor Manhattan di ‘Watchmen’”, così la rivista americana ha definito il Ceo di Tesla e Space X che ha conquistato la copertina che celebra la persona o il concetto più significativo dell’anno che sta per concludersi. “La copertina della Persona dell’Anno è un marcatore di influenza e pochi individui hanno avuto più influenza di Musk nella vita sulla Terra e potenzialmente anche oltre la Terra”, ha scritto il direttore della rivista Time, Edward Felsenthal: “Nel 2021 Musk è emerso non solo come la persona più ricca del mondo, ma anche come l’esempio più ricco di una massiccia trasformazione della società”.
WhatsApp nasconderà il tuo stato di “ultimo accesso” agli estranei per impostazione predefinita. WhatsApp sta sviluppando una nuova misura per la privacy che nasconde l’ultimo accesso alle persone che non si conoscono o con cui non si hanno conversazioni nell’app. In precedenza, WhatsApp impostava la funzione su “Tutti” per impostazione predefinita, consentendo a chiunque di vedere l’accesso. Il nuovo aggiornamento di WhatsApp limita la visibilità dello stato alle persone aggiunte sulla piattaforma e imposta invece la funzione su “I miei contatti” per impostazione predefinita.
Instagram ha bloccato il profilo di un’artista chiamata @metaverse. L’account Instagram di Thea-Mai Baumann, un’artista australiana, è stato bloccato: la sua “colpa” è quella di chiamarsi @metaverse, come la società che controlla il social. La piattaforma ha giustificato l’azione affermando che l’artista si sia finta qualcun altro (per nove anni), ma casualmente il blocco è avvenuto subito dopo l’annuncio del rebranding da Facebook a Meta.