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Notizie in pillole sul digitale

Notizie in pillole sul digitale

Google permette ai disabili l’uso del telefono con il volto

27 Settembre 2021

App, siti e podcast: così i brand spingono i contenuti fatti in casa. “Alla gente, di questi tempi, non interessa poi molto dove leggono una notizia. L’importante è che dica loro qualcosa”. Parola di Tomas Kellner, chief storyteller per General Electric. Una dichiarazione diventata virale, apparsa tempo addietro sul Financial Times in un pezzo dal titolo inequivocabile: l’invasione delle news aziendali. Un’evoluzione necessaria secondo la ricerca McKinsey “Brand strength or margin? Both!” presentata in anteprima sul Sole 24 Ore: puntare sui propri contenuti migliora la reputazione e genera un saving economico tra il 10% e il 30%. Ci sono poi i vantaggi sul controllo della comunicazione e sulla scalabilità. “Gli owned media hanno riacquistato grande valore in quanto massimizzano la capacità di raccogliere dati sui propri clienti per analizzarli e offrire messaggi personalizzati, pertanto di maggiore rilievo per gli stessi clienti”, afferma Roberto Longo, Partner di McKinsey.

I colossi Usa e la paga ridotta agli smart worker. È comparsa recentemente la notizia che alcune multinazionali americane come Facebook, Twitter e Google abbiano introdotto una politica retributiva per la quale ai dipendenti che hanno deciso di continuare a lavorare dalla propria residenza, in aree dove il costo della vita è più basso, sarà pagato un salario inferiore. Questa policy è applicata per ora solo ai dipendenti statunitensi, ed è collegata alla diffusione esponenziale del lavoro da remoto durante la pandemia. Google ha messo a punto il work location tool, che calcola la retribuzione anche in base a fattori come il costo della vita e il mercato del lavoro locale.

Gaffe social della Pa: “Il Covid un alibi per non far nulla”. “Uffici pubblici: Covid come alibi per non fare nulla”. Un post facilone come tanti se ne leggono, scrive La Stampa. Ma a pubblicarlo, su Facebook e Twitter, è il Dipartimento della Funzione Pubblica. Dove qualcuno, evidentemente per errore, rilancia un articolo del “Giornale d’Italia” firmato Ugo Fantozzi. Inevitabile la rabbia di centinaia di utenti, più veloci della rimozione del post con commenti e l’hashtag #BrunettaDimettiti.

Giletti torna su Rtl 102.5 criticando la violenza social. Massimo Giletti ha ripreso il suo «radio talk» su Rtl 120.5 e ha scelto come argomento la cecità della furia social. Ha parlato fotografando un mondo social ingolfato di «odiatori protetti dall’anonimato» per i quali l’importante è soprattutto «odiare, a loro non interessa chi, Goggi, Giletti, Pippo Baudo o chiunque altro». Ha segnalato «l’immediata violenza lessicale» degli haters e ha lamentato «l’effetto volano dei giornali che regalano importanza alle polemiche social».

TikTok rilancia la lettura. Giunge da Oltreoceano la notizia che Tik Tok, per mezzo della community e hashtag #BookTok, sta avendo un inatteso effetto sulla vendita di libri. Non solo: è capace, Tik Tok, di tirare fuori dall’oblio libri che nessuno leggeva. La chiamano “reading renaissance”, dovuta all’immediatezza della recensione spontanea che un o una influencer può dare di un libro, magari facendosi vedere, su Tik Tok, appunto, in lacrime per la commozione o tranquillo a leggere un volume di cui magari la critica ufficiale a suo tempo ha detto tutt’altro. E ora anche la nota catena di librerie Barnes&Noble predispone scaffali in cui esporre i libri più popolari su Tik Tok.

Google, app permette a disabili uso telefono con il volto. Google mette in campo due nuovi strumenti per permettere alle persone con disabilità di usare lo smartphone con il volto e gli occhi, mentre già esistono delle funzioni legate all’assistente vocale. L’app per Android ‘Project Activate’ consente di utilizzare una serie di movimenti facciali per avviare azioni come inviare un testo o effettuare una chiamata. E una nuova funzionalità che si chiama ‘Camera Switch’ permette di navigare nell’interfaccia di Android col volto. I Centers for Disease Control and Prevention stimano che 61 milioni di adulti negli Stati Uniti vivano con disabilità, il che ha spinto Google e i rivali Apple e Microsoft a rendere loro prodotti e servizi più accessibili.

Twitter estende i Tips a tutti. Twitter ha lanciato a livello globale Tips, ossia le mance che ognuno può inviare agli utenti che attivano il servizio, gratuitamente. Al momento, solo chi usa Twitter su iOS, iPhone e iPad, può attivare i Tips, mentre gli utenti su Android dovrebbero vedere la funzione nelle prossime settimane. Tutti però hanno già l’opportunità di inviare somme di denaro, indipendentemente dallo smartphone utilizzato, quando cliccano sull’icona a forma di banconota al fianco dell’utente che ha abilitato la ricezione dei pagamenti. Come spiega Twitter, l’invio di una mancia non dà diritto a ricevere alcun contenuto premium o esclusivo, né sostituisce l’acquisto di un biglietto per gli spaces o di un abbonamento ai superfollow, ovvero i contenuti visibili solo a certi follower.

La Cina ha reso illegali tutte le transazioni con criptovalute. Venerdì la Banca Centrale cinese ha annunciato che tutte le transazioni effettuate con criptovalute nel paese saranno considerate «illegali». Secondo la Banca Centrale, che ha emesso un comunicato congiunto assieme ad altri 11 enti governativi, la «speculazione tramite criptovalute» sta «turbando l’ordine economico e finanziario e favorendo la crescita di attività illegali e criminali». Per questo, la Banca ha vietato a tutti gli operatori internazionali che forniscono servizi di compravendita di criptovalute, come Coinbase e Binance, di operare in Cina. Ha inoltre fatto sapere che «ci sono conseguenze legali per gli individui e le imprese che partecipano alle attività di scambio delle valute virtuali». La Banca Centrale però non ha spiegato come intende rendere operativo il suo divieto, considerando che per loro natura le criptovalute si avvalgono di un sistema decentralizzato e sono piuttosto difficili da controllare.