L’Italia si posiziona al 18° posto tra i Paesi membri dell’Unione europea per livello di digitalizzazione. Se da un lato eccelle in alcuni settori chiave come la copertura 5G e l’utilizzo di internet a fini civici, dall’altro presenta ritardi nell’adozione di tecnologie ICT per la sostenibilità ambientale e nello sviluppo del capitale umano.
È quanto emerge dal Rapporto 2023 dell’Osservatorio sulla Trasformazione Digitale dell’Italia di The European House – Ambrosetti in collaborazione con Fondazione IBM Italia.
L’AI come stimolo di crescita
Fondamentale per colmare i divari sarà l’intelligenza artificiale, destinata a rivestire un ruolo cruciale. Si stima possa generare 312 miliardi di euro di valore aggiunto annuo, contribuendo alla nascita di imprese più sostenibili e competitive. L’applicazione di tecnologie come l’AI consente infatti di ottimizzare l’utilizzo delle risorse, diminuendo l’impronta ambientale; comprendere meglio le esigenze dei clienti; supportare il management.