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Notizie in pillole sul digitale

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La Corea stringe su Apple & Co

1 Settembre 2021

La Corea stringe su Apple & Co. Arriva una nuova stretta regolatoria per le big tech statunitensi. A finire nel mirino del parlamento locale è stata la gestione dei pagamenti negli app store di Apple e Google. Poi la decisione di approvare un provvedimento che limiterà le pratiche dei due colossi, giudicate anti competitive. Al momento, infatti, gli utenti che desiderano acquistare applicazioni o giochi nei negozi digitali delle due multinazionali possono farlo solo tramite i sistemi di pagamento di queste ultime. In questo modo Google e Apple ottengono delle commissioni fino al 30% della transazione totale, penalizzando i programmatori dei software. Da ieri l’Assemblea nazionale di Seul ha stabilito che le big tech dovranno aprire i rispettivi store a sistemi di pagamento di terze parti. Il provvedimento vieta anche ai colossi Usa pratiche coercitive, come la rimozione delle app dalle piattaforme senza giusta causa.

Per Zoom un miliardo di dollari di ricavi in tre mesi. Il fatturato trimestrale di Zoom Video Communications ha superato il miliardo di dollari per la prima volta nella storia dell’azienda, sebbene siano evidenti i primi segni di rallentamento nella domanda di servizi di videoconferenza, rispetto agli inizi della pandemia da Coronavirus. Secondo la società di ricerca International Data Corp, i software per la collaborazione da remoto diventeranno, ad ogni modo, un mercato da 51 miliardi di dollari entro il 2025, raddoppiando i livelli del 2020.

Juve, l’addio di CR7 costa già 500 mila follower. Titolo in discesa, minusvalenze e impatto sui social. Sono gli strascichi del divorzio tra la Juventus e Cristiano Ronaldo. Ieri a Piazza Affari il titolo del club bianconero ha terminato le contrattazioni in calo dell’1,37% a 0,76 euro per azione. L’addio di Ronaldo ha provocato anche una discreta emorragia di follower dal profilo Instagram del club piemontese, ritrovatosi in poco meno di una settimana (dall’annuncio di venerdì 27 agosto) con 500mila seguaci in meno (238mila addii solo nei primi tre giorni) scendendo così a 50,9 milioni.

La Cina, TikTok e le informazioni sui nostri figli. Xi Jinping cercherà di infrangere le regole non scritte del partito comunista cinese per rimanere al potere. E questo riguarda milioni di adolescenti in Italia, soprattutto se accedono all’applicazione più scaricata al mondo: TikTok. Si è saputo solo giorni fa che in aprile alcune entità di Stato cinesi hanno conquistato una quota nel capitale di ByteDance, la società che controlla TikTok, e uno dei tre posti in consiglio d’amministrazione. Per Xi significa guadagnare l’accesso a miliardi di dati relativi a gran parte della popolazione mondiale in giovane età. Inclusi i quasi dieci milioni di italiani che usano TikTok.