La pirateria digitale continua a danneggiare l’industria dell’intrattenimento italiana, nonostante un calo del numero degli illeciti (-7,5%). Secondo uno studio Ipsos-Fapav, nel 2023, il 39% degli adulti italiani ha compiuto almeno un atto di pirateria, causando una perdita di fatturato di 2 miliardi di euro all’economia nazionale.
L’impatto include una riduzione del PIL di 821 milioni di euro, la perdita di 11.200 posti di lavoro e 377 milioni di mancati introiti fiscali. Le IPTV illegali (23%), lo streaming (18%) e il download (15%) sono le forme più comuni di pirateria.