Secondo uno studio dello psicologo Jonathan Haidt, la depressione tra i ragazzi americani è cresciuta del 161% per i maschi e del 145% per le femmine negli ultimi anni, mentre l’ansia è incrementata del 139% e il tasso di suicidi del 91% tra i maschi e del 167% tra le femmine. La causa principale? L’avvento degli smartphone e dei social media.
La “Generazione Ansiosa”, come la definisce Haidt nel suo libro in uscita il 10 settembre, è la prima ad aver attraversato l’adolescenza con lo smartphone sempre a portata di mano. Questo avrebbe avuto pesanti ripercussioni sul loro benessere psicofisico: dal sonno disturbato alla frammentazione dell’attenzione, fino a vere e proprie dipendenze comportamentali.
Secondo lo psicologo, il problema sarebbe riconducibile alla scomparsa del gioco e delle esperienze di socialità dal mondo dei ragazzi. L’iperprotezione da parte dei genitori, resi ansiosi dalla “società della paura”, li priverebbe inoltre della possibilità di affrontare rischi, frustrazioni e conflitti, essenziali per lo sviluppo di resilienza e autonomia.
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