Meta, la società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp, dopo gli 11mila esuberi annunciati lo scorso novembre, si prepara a una nuova ondata di licenziamenti che, secondo indiscrezioni, potrebbe colpire diverse migliaia di persone.
La volontà di proseguire nel piano di ridimensionamento è motivata dal perseguimento di precisi target finanziari, in un momento difficile per il colosso dei social network, stretto tra inflazione galoppante e concorrenza agguerrita.
I nuovi licenziamenti in vista per Meta andrebbero così a inserirsi in una più ampia riorganizzazione intrapresa dalle big tech statunitensi, con Google, Amazon, Microsoft e altri giganti hi-tech che hanno già avviato pesanti ristrutturazioni e messo in conto decine di migliaia di esuberi.
Per Meta e il suo fondatore si tratta di una scelta dolorosa ma necessaria, come chiarito dallo stesso Zuckerberg dopo l’ultima trimestrale negativa. Il CEO aveva parlato del 2023 come “l’anno dell’efficienza” e ribadito l’intenzione di snellire la struttura aziendale per renderla più solida.
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