Nel corso dell’ultimo anno la flotta di satelliti Starlink di Elon Musk ha connesso ad internet alcuni dei più remoti luoghi al mondo. Tra questi le terre amazzoniche abitate dai Marubo, tribù composta da appena duemila persone, che per secoli aveva mantenuto un forte isolamento dalla modernità per conservare le tradizioni compresa la lingua.
In appena nove mesi dall’avvento del web, i villaggi della comunità, costituiti da capanne distribuite per chilometri lungo il fiume Ituí nel pieno della foresta amazzonica, hanno modificato abitudini radicate in centinaia di anni di evoluzione antropologica. Come documentato dal New York Times, moltissimi Marubo si sono in breve tempo assuefatti al web, soprattutto i giovanissimi. I ragazzi passano moltissimo tempo sugli smartphone a scorrere video, foto e sono sempre più affascinati le tradizioni occidentali che vedono attraverso i social network. “Sono tutti lì, concentrati sui telefonini – ha dichiarato un’anziana della comunità -. Sono diventati pigri. Non parlano, non lavorano, non si muovono”. E desta già molta preoccupazione inoltre la diffusione della pornografia.
Non mancano certo i benefici, come l’aiuto in caso di emergenza o una maggiore comunicazione con i cari lontani. Ma è come se la comunità sia stata sottoposta in pochi mesi a un passaggio culturale pari ai trent’anni di assestamento del web del mondo occidentale.
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