I russi ed i social

A distanza di un paio di settimane dal blocco dei social in Russia il numero di utenti attivi sulle maggiori piattaforme social occidentali è diminuito molto meno rispetto alle attese. Instagram è passato da 39 a circa 34 milioni di utenti. Profili registrati, iscritti e attivi. Facebook è passata da 9,6 milioni a 6,4. Twitter da 2,6 milioni a 1,2 milioni. I resistenti alla propaganda di Mosca hanno dovuto scaricare una o più Vpn, virtual private network, per aggirare la nuova Cortina di ferro digitale. Un escamotage che permette all’utente, al prezzo di un normale abbonamento dopo un primo periodo di prova gratuito, di entrare in un tunnel virtuale simulando che il proprio Ip, l’indirizzo Internet, sia agganciato altrove, dunque in un Paese in cui i social occidentali sono liberamente accessibili. Certo il russo Telegram sta decollando in veste compensativa: da 31 ad oltre 45 milioni di profili registrati in appena due settimane. Soprattutto il social mainstream di Mosca, Vkontakte, dove ogni informazione viene calibrata dagli algoritmi della macchina del consenso di Putin che tante ramificazioni trova anche in Occidente.

Boom di Twitter

Zelensky ha portato il social azzurro al centro della scena mediatica. I leader ucraini hanno usato Twitter per “dialogare con i loro omologhi stranieri, sfruttando il carattere pubblico e l’alta diffusione dei tweet, che favoriscono il botta e risposta diretto, per incalzarli di fronte ai propri follower e costringerli ad una risposta senza filtri”. Anche nei numeri la conferma del successo della strategia: tutti i personaggi coinvolti negli scambi hanno visto una crescita sostenuta di follower. A partire da Elon Musk, che ha risposto all’appello di Fedorov e ha messo i satelliti del suo sistema Starlink per la connettività e il coordinamento degli attacchi con i droni a disposizione dell’Ucraina: tra il 15 febbraio e il 6 marzo ha guadagnato 3 milioni di follower, una crescita del 4%, rispetto al +2% del periodo precedente. Beneficia del dibattito social anche il profilo ufficiale del presidente russo Vladimir Putin che diffonde gli aggiornamenti dal Cremlino in lingua inglese: +582.000 follower.

Nuovo social di Elon Musk

l patron di Testa, Elon Musk, ha dichiarato che sta prendendo «in seria considerazione» la creazione di una nuova piattaforma di social media. Negli ultimi giorni, il miliardario ha criticato più volte Twitter e chiesto ai follower la loro opinione sul rispetto della libertà di parola da parte del social. «La libertà di parola è essenziale per una democrazia funzionante», si legge nel tweet. «Credete che Twitter aderisca rigorosamente a questo principio?». Nel sondaggio, circa il 70% degli oltre 2 milioni di persone che hanno risposto ha votato no. «Le conseguenze dì questo sondaggio saranno importanti», ha affermato Musk in un tweet successivo. «Siete pregati di votare con attenzione».

TikTok e la cronologia delle visualizzazioni

Sembra che TikTok stia testando la nuova funzione “Cronologia visualizzazioni” che dovrebbe aiutare ad individuare quel video che si pensava di aver salvato. Sembra che TikTok possa finalmente dare un modo semplice agli utenti per sfogliare un elenco in esecuzione dei video visti sull’app.

Museo della guerra con opere digitali Nft

Con l’obiettivo di incrementare il supporto economico alla resistenza, l’Ucraina ha presentato un nuovo progetto che fonda arte e digitale. Il Ministero della Trasformazione Digitale del Paese ha presentato il MetaHistory Nft Museum, un museo in Nft che metterà in vendita opere legate al conflitto in corso. Lo scopo è raccontare e ricordare la guerra e l’invasione russa attraverso i non fungible token, le opere digitali accompagnate da un certificato di proprietà non replicabile, conservato su una rete di blockchain.

Kaspersky in lista nera per gli USA

La Federal Communications Commission (Fcc) degli Stati Uniti ha inserito la società russa produttrice di software antivirus Kaspersky nella cosiddetta Covered List, un elenco delle aziende che rappresentano un pericolo per la sicurezza nazionale. Lo riporta Bloomberg, ricordando come il governo di Washington avesse già ordinato, nel 2017, alle agenzie federali di rimuovere tutti i prodotti di Kaspersky dai propri computer. Adesso, in base al Secure and Trusted Communications Networks Act of 2019, la Fcc ha posto la compagnia sullo stesso piano di Huawei, che dopo il divieto commerciale introdotto durante la legislatura Trump, ha subito forti perdite nel settore della tecnologia di consumo.

Recent Posts

Mazzoncini in vetta. Salgono Prada, Mutti, Folgiero e Melzi d’Eril

Cambia il podio della Top Manager Reputation. Per la prima volta il pole Renato Mazzoncini.…

2 giorni ago

Verso una “maggiore età digitale” europea per proteggere i minori sui social

Francia e Italia al lavoro su norme che fissano il limite a 15 anni, mentre…

1 settimana ago

Il no di Sinner alla Davis: la reazione del web

La decisione di Sinner di non partecipare alla Davis ha suscitato un grande dibattito sul…

2 settimane ago

Amazon Web Services in down: disservizi globali, ora in graduale ripresa

Amazon Web Services (AWS) in down. Disservizi a livello globale per molti siti e app,…

2 settimane ago

Lo Zugzwang di Google

L'integrazione dell'AI nella ricerca è una mossa obbligata per Google. La rubrica di Andrea Barchiesi…

3 settimane ago

La reputazione nello sport: non solo un asset per i campioni

L'evento "Top Champion Reputation - La reputazione nello sport" sottolinea l'importanza della misurazione reputazionale e…

4 settimane ago