Il fenomeno della pirateria digitale ha rappresentato, negli ultimi anni, una vera e propria piaga per l’industria culturale e per il diritto d’autore.
A tal fine, la Camera dei deputati ha recentemente votato un disegno di legge che prevede una maggiore protezione del diritto d’autore attraverso una stretta sia sul versante amministrativo che su quello penale.
Pirateria, le sanzioni amministrative
Secondo quanto disposto nel documento, l’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) potrà ordinare alle piattaforme di interrompere l’accesso a contenuti caricati e diffusi illecitamente entro un termine massimo di 30 minuti dalla notificazione.
Le sanzioni amministrative previste per chi non agisce in conformità con quanto ordinato dalle autorità vanno da 10.329 a 258.228 euro. Nel caso in cui l’inottemperanza riguardi la tutela del diritto d’autore e dei diritti connessi, si applica una sanzione pecuniaria da 10mila euro fino al 2% del fatturato realizzato.
Il versante penale
Penalmente, invece, si integra la legge 633 del 1941 sul diritto d’autore, prevedendo una sanzione per chi registra abusivamente un’opera audiovisiva o editoriale o effettua la riproduzione, l’esecuzione o la comunicazione al pubblico della stessa. Sono previste, in particolare:
- la detenzione da 6 mesi a 3 anni;
- una multa fino a 15.493 euro.
Si vieta poi l’introduzione, l’installazione o l’utilizzo abusivo nei luoghi di pubblico spettacolo di dispositivi che consentono le condotte vietate.
Introdotte, infine, delle regole pensate per facilitare la cooperazione tra le autorità e i soggetti interessati.
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