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Notizie in pillole sul digitale

Notizie in pillole sul digitale

Putin compra Yandex, il sito più famoso in Russia

24 Agosto 2022

La denuncia di una talpa minaccia l’azione legale di Twitter mentre viene coinvolto anche l’ex ceo

La società, secondo quanto rivelato da Peiter Zatko – rinomato hacker ed ex manager del social – avrebbe ingannato le autorità americane in merito alle sue difese informatiche e agli account falsi. La talpa ha dichiarato che queste “gravi carenze e negligenze”, nascoste dall’azienda, mettono a rischio la sicurezza nazionale e la democrazia. Le accuse rischiano di minare l’azione legale avviata da Twitter contro Elon Musk per costringerlo ad acquistare la società per 44 miliardi di dollari. Una causa in cui Musk ha recentemente coinvolto anche l’ex ceo di Twitter, Jack Dorsey, al quale è stata notificata un’ingiunzione a fornire qualsiasi documento o comunicazione relativa all’accordo di acquisizione firmato ad aprile, nonché qualsiasi informazione sugli account fake e il calcolo degli utenti attivi.

Pubblicità: ai big del web più del 50% della raccolta

Alla fine del 2021, a livello mondiale, i primi cinque player all’interno del mercato della pubblicità – Google, Facebook, Bytedance, Alibaba e Amazon – hanno raccolto pubblicità per circa 408 miliardi di dollari, il 53% del totale (contro il 46% del 2019). Una sempre maggiore concentrazione apicale all’interno di un mercato in continua crescita. Si prevede infatti un aumento in autunno dell’8,4% (+0,9% a livello nazionale).

YouTube sbarca nei podcast

La piattaforma ha deciso di sfidare Apple e Spotify nel mercato della ‘radio on demand’ lanciando una pagina dedicata ai podcast. La sezione, che ha debuttato a fine luglio ed è in fase di implementazione, è oggi accessibile solo agli utenti statunitensi. La piattaforma presenta programmi e canali che vantano già milioni di abbonati, come The H3 Podcast o il podcast dello youtuber Logan Paul.

Welcome to favelas e il business del degrado

Il canale Welcome to favelas è una delle principali fonti online di video virali che raccontano situazioni di degrado urbano. L’idea ha preso vita una decina di anni fa attraverso una pagina Facebook che raccontava specificamente il degrado romano e, in poco tempo, la tipologia di contenuti caricati (tra cui, apparentemente, anche revenge porn) hanno portato il brand creato (e registrato) da un pregiudicato romano a essere confinato su Instagram e poi, dopo un ban temporaneo, anche su un canale Telegram. Su questi canali vengono oggi diffusi agli oltre 490mila iscritti contenuti riferiti a situazioni di degrado su scala nazionale – ripresi anche da testate giornalistiche, che danno visibilità al progetto – e numerose pubblicità. Massimiliano Zossolo, il fondatore di Welcome to favelas, capitalizza infatti sul degrado presente nelle periferie in cui è cresciuto e non solo anche attraverso la condivisione di pubblicità di fantomatici guadagni con investimenti (a catena) e di altri canali Telegram, nonché attraverso l’offerta di merchandising riportante il marchio del canale, tra cui le magliette con la scritta “case popolari”.

Rimosso dai social il video dello stupro

Facebook, Instagram e Twitter hanno rimosso il video dello stupro avvenuto a Piacenza perché viola le regole delle piattaforme. Il video era stato condiviso anche da Giorgia Meloni, accusata poi sui social di aver sfruttato il drammatico fatto per la sua campagna elettorale. Il presunto aggressore è infatti un richiedente asilo. La vittima è invece una donna ucraina di 55 anni, che si dice “disperata”, oltre che per quanto subìto, anche perché sarebbe stata riconosciuta da quel video circolato in rete.

Putin compra Yandex, il sito internet più famoso in Russia

Vk, una società ‘controllata’ dallo Stato, avrebbe acquisito la piattaforma al fine di silenziarla, in quanto le notizie diffuse su di essa risultavano scomode a Vladimir Putin. Vk è vicina al Governo in quanto vede tra i soci principali anche Gazprom e il banchiere Yuri Kovalchuk, definito pubblicamente dal presidente un “amico personale”. Lo stesso amministratore delegato, Vladimir Kiriyenko, è figlio del primo vice capo dello staff di Putin.

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