Secondo uno studio dell’Istituto per la Competitività, nel 2022 la spesa per la sanità digitale in Italia è aumentata del 7% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 1,8 miliardi di euro. Tuttavia, la diffusione del fascicolo sanitario elettronico procede lentamente: nel 2023 solo il 35% degli italiani lo ha utilizzato almeno una volta.
La ricerca mostra che più della metà degli italiani utilizza internet per identificare possibili diagnosi e il 42% per cercare informazioni prima di una visita. Anche molti medici e infermieri usano app per comunicare con i pazienti. Ciò evidenzia un bisogno reale di digitalizzazione da parte di cittadini e operatori sanitari.
Le piattaforme digitali possono avvicinare la sanità al territorio e ai cittadini, riducendo disparità di accesso e tempi di attesa, in linea con gli obiettivi del PNRR. Secondo gli esperti, le partnership pubblico-privato sono fondamentali per sviluppare soluzioni adeguate alle esigenze di medici e pazienti.
L’innovazione digitale può migliorare l’offerta sanitaria, ma servono investimenti mirati. Il PNRR stanzia 15,63 miliardi per la missione salute, di cui parte destinati proprio alla digitalizzazione. Ciò richiede uno sforzo di sistema per sfruttare al meglio questa opportunità.
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