Twitter, accordo da oltre 800 milioni su class action. Twitter ha annunciato di aver trovato un accordo per risolvere una class action con il pagamento di 809,5 milioni di dollari. L’accordo chiude una causa intentata nel 2016 da alcuni investitori, in California. La piattaforma social era accusata di “aver deliberatamente ingannato gli investitori sul coinvolgimento degli utenti nel 2015”, presentando dati falsi sugli utenti attivi, sui tempi di visualizzazione e sulle frequenze di interazione.
Dazn, spinta per più poteri ad Agcom su ascolti e qualità dello streaming. Scrive oggi Il Sole 24 Ore: i parlamentari impegnano il Governo con un documento “ad adottare tutte le iniziative di competenza, anche normative, volte ad assicurare che Dazn, e gli altri operatori che offrono servizi analoghi, garantiscano agli utenti piena tutela” quanto a trasparenza, informazione, indennizzi, reclami e assistenza tecnica, “anche tramite l’Autorità competente, assegnandole nel caso poteri di controllo e sanzionatori, come previsto per tutti gli operatori di servizi di comunicazione elettronica”. Ma al Governo è anche richiesto di assicurare garanzie al mercato per “le rilevazioni degli indici di ascolto effettuate da Dazn e da tutti gli altri operatori” e di attribuire “ad Agcom, attraverso idonei interventi legislativi, poteri” per imporre “l’adozione di tutte le modalità tecniche e gli investimenti” in grado di scongiurare che “l’eventuale sovraccarico delle reti possa bloccare o rallentare il traffico dei dati, compromettendo lo svolgimento di servizi essenziali”.
Erika, la miss attivista e le minacce omofobe: “Ho fatto 70 denunce ma spariscono tutti”. Erika Mattina, 24 anni, fidanzata da quasi cinque con Martina, è arrivata tra le finaliste di Miss Mondo Italia ed è stata ricoperta di insulti e minacce per il suo orientamento sessuale. “Non so più quante volte siamo andate dalla polizia. Abbiamo denunciato una settantina di profili, e sono solo i post più gravi e minacciosi”. E afferma di non aver mai incontrato uno dei suoi haters per strada: “Perché sono codardi alla fine. Fanno i leoni da tastiera finché restano anonimi e protetti dietro uno schermo”.
In arrivo su Amazon la serie tv “The Ferragnez”. La vita di Chiara Ferragni e Fedez, già pubblicata su Instagram passo dopo passo, diventa una serie tv. S’intitola “The Ferragnez” è sarà un docureality in otto episodi in onda su Amazon Prime Video a dicembre.
Big Tech “divora” i concorrenti. Stando a un’analisi di Refinitiv, da inizio anno le grandi compagnie tecnologiche hanno comprato 9.222 startup con una valutazione inferiore al miliardo di dollari. Si tratta di un numero senza precedenti, superiore del 40% rispetto ai massimi del 2000, per una spesa anch’essa da record.
Bangladesh, stretta su Facebook. Dopo aver obbligato Facebook e altre multinazionali americane come Google e Amazon a pagare l’Iva, l’esecutivo del paese asiatico si appresta a varare un’ulteriore stretta sui contenuti e sulle informazioni degli utenti sospettati di diffondere fake news. Il sottosegretario alla divisione per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, Zunaid Ahmed Palak, è pronto a promulgare una legge che richiederebbe alle piattaforme social di archiviare i dati degli utenti generati a livello nazionale su server all’interno del Bangladesh. La norma costringerebbe le aziende tecnologiche a fornire informazioni sugli account dei social media che secondo il governo diffondono propaganda o informazioni false.
TikTok, versione cinese limita uso ad ‘under 14’ a 40 minuti al giorno. Douyin, la versione cinese di TikTok, limiterà l’uso della piattaforma di video clip ai bambini/ragazzi al massimo di 40 minuti giornalieri. Le regole, ha riferito il South China Morning Post, si applicheranno agli utenti di età inferiore ai 14 anni che sono stati autenticati utilizzando i loro veri nomi e che potranno accedervi in un orario compreso tra le 06:00 e le 22:00. La società madre Bytedance, che controlla le due piattaforme, ha annunciato la ‘modalità Giovani’ in un post sul suo blog, affermando che è la prima azienda di video nel settore ad avere questi limiti.