Amazon stringe la presa sui fornitori. Secondo il Wall Street Journal, il colosso eCommerce ha stipulato con alcuni grandi fornitori intese che gli consentono di rilevarne quote azionarie, spesso a prezzo scontato. Come contropartita per commesse miliardarie Amazon avrebbe ottenuto warrant che riconoscono il diritto di acquistare in futuro azioni del fornitore. Negli anni il gigante di Seattle avrebbe concluso almeno 75 accordi di questo tipo, una dozzina dei quali riguardano società quotate in borsa.
Facebook apre la crisi antitrust. La corte federale degli Stati Uniti ha infatti sospeso il ricorso presentato dalla Federal Trade Commission e da 48 Stati contro il colosso dei social network per insufficienza di prove. La Ftc avrà ora 30 giorni di tempo a disposizione per dimostrare la sussistenza del monopolio in capo a Facebook, altrimenti la causa sarà definitivamente archiviata. Secondo il giudice, la Ftc non ha definito con precisione cosa sia un servizio di social network né ha spiegato in che modo Facebook abuserebbe della sua posizione dominante (oltre 60% del mercato) per soffocare la concorrenza. Queste argomentazioni hanno spinto diversi parlamentari americani a chiedere una riforma della disciplina antitrust, ritenendola ormai superata nei presupposti.
Accuse di antisemitismo per un’influencer. Tasnim Ali è una 21enne spigliata, dal forte accento romano ed è una stella di Tik Tok grazie ai suoi video in cui spiega con ironia le basi dell’Islam. Solo qualche giorno fa però è apparso un video, poi rimosso, in cui la ragazza viene ripresa da terzi e le viene chiesto se avesse pestato feci di cane e lei, alzando la scarpa, risponde che è Dio, facendo il gesto di pulirsi dallo sporco. Sotto la suola, tuttavia, si poteva scorgere disegnata la stella di Davide, segno della religione ebraica. Questo gesto ha attirato numerose critiche da vari esponenti politici e rappresentati della comunità ebraica.
C’è posta da Mark. Si chiamerà “Bulletin”, come Bollettino delle notizie, e sarà la piattaforma di newsletter di casa Facebook. Mark Zuckerberg ci tiene parecchio, e ha già fatto arruolare dai suoi decine di autori. I giornalisti reclutati “passano a Facebook” dietro sostanziosa offerta economica. In cambio, pubblicheranno in maniera esclusiva la loro newsletter sulla piattaforma di Zuckerberg, e potranno decidere di metterla a pagamento per i lettori, dividendosi le quote con Facebook.
I Giochi alla ricerca di influencer. Torna l’appuntamento col “Digital challenge” di Milano Cortina 2026, il concorso social per selezionare i web influencer che saranno ambassador dell’evento sportivo. Questa volta la somma delle fan base dei partecipanti raggiunge quasi i 10 milioni di persone. Ci sono l’atleta olimpica Francesca Dallapè; il digital creator e istruttore di snowboard Anselmo Prestini; la triatleta Deborah Spinelli; la giocatrice di calcio e attaccante del Napoli Eleonora Goldoni. Non solo atleti, però: la filosofia della gara è che non bisogna essere per forza degli sportivi per credere nei valori olimpici e comunicarli. Tra i concorrenti ci sono anche giovani star del web: Sofia dalle Rive, una delle digital creator più amate di TikTok.
Esperti, QR code Green pass nuovo fronte cybercrime. Questo l’allarme lanciato dalla società di sicurezza Innovery. La scansione di un codice malevolo può dunque indirizzare automaticamente i cittadini ignari verso un indirizzo di phishing, dove vengono richieste le credenziali dell’utente per prendere il controllo dei suoi account di posta elettronica o dei social media. “Nel caso del Green Pass, come affermato dal Garante – sottolineano gli esperti – parliamo di una quantità importante di dati personali: nome, data e luogo di nascita, dosi di vaccino effettuate ma anche eventuali tamponi rapidi e molecolari, sono tutte informazioni che possono essere utilizzate a nostro svantaggio come truffe mirate, profilazione commerciale o addirittura arrivare al cosiddetto ‘furto di identità”.
