La proposta Ue per regolare i media
Negli anni, si è assistito a una crescita significativa nel consumo delle notizie online, ma anche a una erosione della fiducia dei cittadini nei confronti dei mezzi di comunicazione. Da questi dati, parte lo studio “Emfa. Securing an independent and transparent media sector across Europe”. Il paper tratta anche degli effetti dello European media freedom act, la proposta di regolamentazione del settore dei media della Commissione europea. L’atto, in particolare, stabilisce dei paletti per garantire l’indipendenza dei fornitori di servizi media, ma può essere migliorato. Secondo diversi commentatori, servono strumenti di controllo e di sanzione più rigorosi, ottenibili anche attraverso una centralizzazione dell’enforcement. Inoltre, occorrerebbe evitare che il regolamento sia in contrasto con strumenti normativi che sono ancora in fase di attuazione.
Hacker contro il Vaticano
Ieri pomeriggio, sono spariti il sito ufficiale della Santa Sede e tutte le pagine web che hanno i loro server in Vaticano. Un blocco che all’inizio era stato attribuito a un intervento di manutenzione, ma che è poi proseguito nella notte. Sono iniziati subito degli accertamenti tecnici “per via di tentativi anomali di accesso al sito”. Tutto lascia pensare che si sia trattato di un attacco da parte di cyber-criminali russi, che avrebbero introdotto un malware Ddos (distributed denial of service) tra domenica e lunedì.
Crescono i rischi cyber per la sanità
Secondo quanto emerge dal Rapporto Clusit dell’Associazione italiana per la sicurezza informatica 2022, il settore Healthcare è al secondo posto tra le categorie più colpite dai reati informatici. È diretto al settore circa il 12% degli attacchi totali, in crescita del 2,2% in un anno.
Tim, esclusa l’Opa totalitaria
L’operazione che prevedeva la vendita della rete di Tim, giunta a un memorandum of understanding per un’offerta non vincolante da presentare entro ieri, “si è afflosciata perché non c’era copertura economica, non perché non piacesse al Governo”, ha dichiarato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti, dal palco del 5G Italy.
L’analisi di Mediobanca sui grandi del Web
Secondo l’indagine annuale dell’area studi di Mediobanca sui colossi del websoft (software e web companies con ricavi globali superiori a 12 miliardi di euro), nel 2021, il giro d’affari aggregato delle 25 maggiori società mondiali del settore ha toccato quota 1.584 miliardi di euro, pari al 90% del Pil italiano. Il 67% del fatturato è stato generato dai colossi statunitensi, il 28% da quelli cinesi e solo il 5% dai gruppi di altri Paesi. In Italia, in particolare, si tratta di un giro d’affari di 8,3 miliardi con circa 23mila lavoratori occupati. Prima nel nostro Paese è Amazon, con 11.911 lavoratori nel 2021 e un fatturato di 2,8 miliardi, seguita da Ibm (1,9 miliardi) e Microsoft (975 milioni). In attesa di una tassa minima globale, però, i giganti del web continuano a beneficiare della fiscalità agevolata di determinati Paesi, come l’Irlanda e le Isole Cayman, avendo risparmiato 36,3 miliardi di imposte nel periodo 2019-2021.
Le regole per acquistare farmaci online
La possibilità di comprare delle medicine in rete permette di riceverle direttamente a casa quando si è impossibilitati a recarsi in farmacia. Bisogna però stare attenti a non commettere alcuni errori. Per prima cosa, come è noto, è possibile acquistare online solo farmaci senza obbligo di ricetta destinati all’automedicazione. Per farlo, si consiglia di utilizzare soltanto siti autorizzati dal Ministero della Salute (con il logo identificativo: se cliccandoci sopra si viene reindirizzati al sito del Ministero, il sito è legale) e diffidare di sconti eccessivi, che potrebbero nascondere dinamiche fraudolente.
L’Italia prima nel settore del lusso
Il Made in Italy si conferma in prima posizione nel settore del lusso mondiale. Sono 23 i marchi italiani presenti nel report di Deloitte “Global Powers of Luxury Goods 2022”, che analizza le 100 principali aziende di beni di lusso a livello globale. Il gruppo Prada appare al 18° posto, Moncler al 27° e Giorgio Armani al 28°. I tre brand, in forma aggregata, rappresentano il 35% delle vendite di beni di lusso realizzate, nell’anno fiscale 2021, dalle aziende presenti nella graduatoria.
Un’altra violazione per LastPass
Il password manager ha dichiarato di avere attivato un’indagine su un incidente di sicurezza dopo che i suoi sistemi sono stati compromessi per la seconda volta in meno di un anno. Non è stato reso noto quali informazioni specifiche sui clienti siano state sottratte.
Neuralink “a sei mesi” dai test sull’uomo
Elon Musk ha affermato mercoledì che la società di interfacce cervello-computer potrebbe impiantare uno dei suoi chip in un soggetto umano entro sei mesi. L’obiettivo della società è quello di creare un dispositivo che possa permettere di controllare un computer con l’attività cerebrale.