Nella notte tra domenica e lunedì, il Gestore dei servizi energetici è stato colpito da un attacco informatico a livello nazionale per mezzo di un malware di ultima generazione. L’attacco è stato subito segnalato alle autorità. Le attività di acquisto di gas per il sevizio continuano a essere garantite, ma, al fine di tutelare i dati e i sistemi, il sito internet e i portali dell’ente sono stati resi temporaneamente inaccessibili.
Questa tipologia di servizio – che permette di spostare e gestire tutti i dati aziendali in uno spazio virtuale sicuro e protetto, pagando però solo per l’uso effettivo che ne viene fatto – ha visto un’importante crescita nell’ultimo anno. Il fatturato della società Snowflake, per esempio, è cresciuto dell’83% anno su anno. La digital transformation favorisce la migrazione verso il cloud dei processi di business, tanto che i clienti contrattualizzati sono cresciuti del 36% per raggiungere quota 6.808, 246 dei quali spendono più di un milione di dollari all’anno nei servizi offerti dall’azienda.
Meta Platforms ha accettato il patteggiamento con riferimento a un’azione legale che accusava Facebook di consentire a terze parti, tra cui anche Cambridge Analytica, di accedere ai dati personali dei suoi utenti. L’accordo di massima, i cui dettagli finanziari non sono stati rivelati, si accompagna a una richiesta di sospensione di 60 giorni del procedimento.
La società, nata nel 2000 e quotata alla Borsa di Milano, ha concluso un’operazione dal valore di 150 milioni di euro che prevede un accordo con il gruppo americano Rvu e il trasferimento dei portali Rastreator.com (in Spagna), LeLynx.fr (in Francia) e Rastreator.mx (in Messico). In totale, questi portali contano più di 20 milioni di visitatori. Il giro d’affari che sarà sviluppato nei tre Paesi ammonta così a 62 milioni di euro, che si aggiungono al fatturato italiano, salito lo scorso anno a quota 313 milioni di euro, in continua crescita a partire dai 120 milioni del 2015.
La testata, fondata da Enrico Mentana nel dicembre del 2018, ha oggi raggiunto una “zona salvezza”. I ricavi complessivi, nel 2021, erano pari a 1,24 milioni di euro (+25,3% rispetto all’anno precedente) e questi hanno consentito alla testata di produrre anche un piccolo utile di 214 euro (a fronte dei 205mila euro di rosso del 2020). I dipendenti sono invece scesi a quota 25 (se ne contavano 27 nel 2020), con un costo di 836mila euro, il che incide molto sui costi della produzione (in totale 1,22 milioni di euro).
Il servizio di streaming sta continuando a lavorare per l’introduzione di abbonamenti con le pubblicità a prezzo ridotto. All’interno della società, starebbero pensando di fissare il prezzo dei nuovi piani tra i 7 e i 9 dollari al mese (contro gli attuali 15,49 dollari per l’abbonamento base senza spot). Si tratterebbe di 4 minuti di pubblicità ogni ora, prima e durante i programmi. Il lancio in una dozzina di mercati sarebbe previsto per l’inizio del prossimo anno.
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