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Notizie in pillole sul digitale

Notizie in pillole sul digitale

Amazon apre ai marchi del lusso europei e statunitensi

26 Agosto 2020

Briatore malato di Covid riceve insulti e messaggi d’odio sui social: “Ben ti sta”, “Chi la fa l’aspetti”, “Muori ricco”, sono alcuni dei commenti più ricorrenti, insieme a recriminazioni su varie uscite dell’imprenditore negli anni, che evidentemente sono state mal digerite dal pubblico.

USA vs Cina. Come anticipato nei giorni scorsi TikTok ha fatto causa all’Amministrazione Trump per l’ordine esecutivo che le vieta di operare negli Usa qualora non riesca a individuare un acquirente americano a cui cedere le proprie attività statunitensi. Microsoft e Oracle si sono fatte avanti per comperare le attività di TikTok fuori dalla Cina, ma la compagnia ByteDance ha deciso di proseguire con l’azione legale nei confronti del governo USA. Nella causa, intentata presso il tribunale federale della California, i legali di TikTok hanno riferito che la società ha “adottato misure straordinarie per proteggere la privacy e la sicurezza dei dati degli utenti statunitensi di TikTok”, mettendo al corrente lo stesso governo federale durante un recente riesame della sicurezza nazionale. “Mettendo al bando TikTok senza preavviso o possibilità di essere ascoltata l’ordine esecutivo viola le protezioni dell’equo processo del Quinto Emendamento”, si legge in alcuni stralci della denuncia.

La tecnologia si conferma il principale terreno di scontro economico e politico tra USA e Cina, vista l’altra notizia che fa scalpore in questi giorni: Tencent, l’azienda cinese specializzata in “social technology” ha superato Facebook per capitalizzazione: 680 miliardi di dollari contro 660.

Amazon apre ai marchi del lusso. Si parte dagli Stati Uniti dove Jeff Bezos ha appena acquistato nuove location da NY (un palazzo sulla Quinta strada un tempo sede di Lord&Taylor) all’Arizona. Il piano, che doveva essere svelato la scorsa primavera e si è bloccato causa Covid, partirà da una campagna marketing da 100 milioni di dollari. Le etichette in vendita provengono da Europa e Stati Uniti e opereranno sul sito con una formula che prevede l’aggregazione di boutique che rivendono lusso, oltre a circa 3mila brand. Il cliente effettua l’ordine direttamente dal venditore e la consegna viene gestita dal singolo negozio iscritto al marketplace. Il vantaggio per i brand che collaborano con Amazon sarà l’accesso al magazzino centralizzato negli Stati Uniti, alla sua vasta rete di consegne e al suo servizio clienti, mantenendo al contempo il pieno controllo sull’aspetto dei loro negozi virtuali e sulla gestione delle vendite.

Vittoria parziale di Fortnite nella sua battaglia contro Apple: un giudice federale della California ha concesso che il videogioco campione di incassi Epic Games mantenga l’accesso agli strumenti di sviluppo software di Apple ma restando, per ora, fuori dall’App Store. Nel corso dell’udienza Apple ha dichiarato che revocherà l’accesso di Epic agli strumenti necessari per distribuire e aggiornare le app sui suoi dispositivi venerdì prossimo, a meno che lo sviluppatore non abbia nel frattempo rimosso il sistema di pagamento mobile introdotto in Fortnite con l’intento di bypassare la commissione del 30% della mela sugli acquisti in­-app. La prossima udienza nel caso è prevista per il 28 settembre.

Facebook ha annunciato di voler far causa al governo thailandese che avrebbe fatto pressioni sul social per bloccare l’accesso dal territorio thailandese a un gruppo di discussione sulla monarchia che conta un milione di iscritti. La pagina “Royalist Marketplace”, fondata dall’accademico dissidente Pavin Chachavalpongpun dal suo auto-esilio in Giappone, è inaccessibile da lunedì sera in Thailandia, pur rimanendo aperta al pubblico dall’estero. Il gruppo ospitava discussioni sulla riforma del sistema monarchico, un tema tabù in Thailandia, dove vige la legge di lesa maestà più severa al mondo e il sovrano è considerato semi-divino. Una nuova pagina Facebook creata da Pavin dopo l’oscuramento ha già registrato oltre 400mila iscrizioni in neanche ventiquattro ore.