Il Governo australiano sta valutando l’introduzione di un divieto di utilizzo dei social media per gli adolescenti, suscitando preoccupazioni tra esperti e giovani. Sebbene la proposta miri a proteggere i minori da rischi come cyberbullismo e predatori online, molti temono che possa isolare i ragazzi più vulnerabili.
Per adolescenti come Tereza Hussein, rifugiata 14enne, i social sono l’unico modo per rimanere in contatto con familiari lontani. Anche ragazzi appartenenti a minoranze sociali, come Ben Kioko – che si descrive come autistico e appartenente alla comunità LGBTQIA+ -, trovano un supporto cruciale online.
Gli esperti sottolineano dunque che un divieto totale potrebbe avere conseguenze negative sulla salute mentale dei giovani. Inoltre, l’efficacia della misura è dubbia, dato che molti adolescenti sono in grado di aggirare le restrizioni usando VPN.
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