Il giornalista radiofonico Mark Walters ha denunciato OpenAI per diffamazione, attivando un’azione presso la Corte superiore della Contea di Gwinnett in Georgia. ChatGPT, il chatbot sviluppato dalla società, è accusato di aver fornito informazioni false che hanno danneggiato la reputazione di Walters.
Tutto è iniziato quando un altro giornalista, Fred Riehl, ha chiesto a ChatGPT di riassumere delle accuse presentate da organizzazioni no-profit contro Robert Ferguson e Joshua Studor. Tuttavia, il riassunto fornito da ChatGPT era completamente errato e attribuiva le medesime accuse a Mark Walters anziché agli imputati originali. Riehl ha verificato le informazioni e ha concluso che erano false.
Basandosi su questi fatti, Walters ha deciso di citare in giudizio OpenAI per diffamazione, sostenendo che non era coinvolto nella vicenda e che le informazioni fornite da ChatGPT hanno danneggiato la sua reputazione.
Gli esperti attribuiscono questi errori a tre possibili fattori:
Questa combinazione può portare a risposte apparentemente convincenti ma completamente errate, in gergo denominate “allucinazioni“.
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