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Notizie in pillole sul digitale

In Cina si va verso un patentino per influencer

L’Unione europea interviene a tutela dei consumatori e delle Pmi

Due provvedimenti approvati nei giorni scorsi dal Parlamento europeo – uno sui mercati e l’altro sui servizi digitali – arginano il dominio delle grandi piattaforme introducendo obblighi e garanzie per utenti e imprese, rimarcando il principio “ciò che è proibito offline lo sia anche online”. Tra i principali effetti dei provvedimenti, l’obbligo per le grandi piattaforme di attuare misure ex ante che non permettano loro di favorire automaticamente i loro prodotti e servizi rispetto a quelli presentati dalle altre imprese che utilizzano le stesse piattaforme.

Big tech, Pmi e istituzioni pubbliche tra le 300 aziende più digitali

A certificarlo è l’elenco 300 Digital Star dell’Istituto Tedesco Qualità e Finanza. Oltre alle Big tech statunitensi e le piccole e medie imprese italiane, ci sono anche società nate sul web e altre più storiche. Presenti anche istituzioni ed enti come il Policlinico di Milano e Sport e salute oltre a Banca d’Italia e Cassa Depositi e Prestiti.

In Italia, un attacco informatico su quattro avviene in Lombardia

Secondo i dati della Polizia postale, l’anno scorso sono stati 544 gli attacchi informatici “significativi” riportati all’interno della regione (il 25% del totale italiano), quindi circa 45 al mese. La concentrazione dei casi è dovuta anche alla maggiore densità di aziende sul territorio rispetto al resto d’Italia (la regione ospita infatti il 16.7% delle aziende del Paese).

I virtual influencer sempre più influenti

Gli avatar, frutto di una crescente accessibilità delle nuove tecnologie, sono sempre più seguiti online. Ciò è dovuto a una grafica evoluta, a una costruzione in 3D ben riuscita e a un’intelligenza artificiale (soprattutto nella comprensione e nell’utilizzo del linguaggio naturale) molto credibile. Da Imma Gram a Daisy, Da Noonoouri a Knox Frost, il mondo degli influencer virtuali sta spopolando sul web.

Burioni accusato di body shaming per un tweet

Il noto virologo, attivo sui social contro la disinformazione (soprattutto in merito ai vaccini), è stato accusato di aver ironizzato sull’aspetto fisico di una ragazza dopo che questa era intervenuta a sostegno di Alex Bazzarro, esponente veneziano della Lega contrario alla vaccinazione anti-Covid. Un tweet e una parola, “capisco”, accompagnati da una foto ingrandita del volto della ragazza hanno scatenato le accuse da parte di numerosi utenti, che non sono state placate da un tentativo di scuse da parte del virologo.

Bumble, l’app di incontri al femminile sfida Tinder

Negli Stati Uniti, lo scorso anno, l’app è stata più utilizzata rispetto a Tinder. Il 36% degli statunitensi (analisi compiuta tra aprile 2021 e marzo 2022 sulla fascia 18­-64 anni) ha ammesso di aver utilizzato almeno una volta Bumble nel corso del 2021; ha invece optato per Tinder ‘solo’ il 33%. La società punta così a ricavi tra 934 e 944 milioni di dollari entro il 2022 (erano 557 milioni nel 2021).

Cresce la vendita di tecnologia di consumo

Secondo le rilevazioni di GfK, le vendite di settore sono aumentate del 9.2% e il valore complessivo del mercato ha raggiunto i 17.5 miliardi di euro. Inoltre, in seguito alle riaperture dopo la fase emergenziale della pandemia, i negozi fisici sono cresciuti come canale di vendita del 9.5% rispetto al 2020, mentre la crescita del canale online si è fermata al 8.1% per il motivo opposto.

In Cina, si va verso un patentito per influencer

Il Governo ha infatti deciso di imporre agli influencer cinesi di attestare il possesso di specifiche qualifiche per poter parlare di diversi temi, soprattutto per affrontare questioni di carattere professionale (come la medicina, la finanza e materie giuridiche). In Occidente, invece, in mancanza di una normativa specifica, gli influencer si affidano a studi legali per non sbagliare e non incorrere in eventuali problemi.

Privacy e Gdpr, crescono i reclami

Reti telematiche e marketing sono al primo posto dei conflitti privacy nel 2021, raggiungendo quota 5356. Seguono le imprese (3185) e le pubbliche amministrazioni (2672).

Tensioni legali tra Elon Musk e Twitter

L’imprenditore ha deciso di rinunciare – secondo lui giustificatamente – all’acquisto di Twitter per 44 miliardi di dollari e ora la società intende portare Musk in tribunale per forzarlo a onorare l’accordo per l’acquisizione a 54.20 dollari ad azione.

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