Secondo la recente relazione sullo stato del decennio digitale UE, i progressi attuali sono insufficienti per raggiungere gli obiettivi fissati per il 2030.
Le criticità principali riguardano la diffusione delle infrastrutture digitali, come la fibra ottica e il 5G, e l’adozione di tecnologie avanzate nelle imprese. Inoltre, persiste un divario nelle competenze digitali tra i cittadini europei, con solo il 55,6% della popolazione che possiede competenze di base.
L’Italia, in particolare, mostra un “potenziale inespresso”. Nonostante alcuni progressi, come nella digitalizzazione del settore sanitario, il Paese è in ritardo soprattutto nell’ambito delle competenze ICT e nell’adozione dell’intelligenza artificiale nelle imprese.