Durante una recente intervista in streaming con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Musk ha ventilato l’ipotesi che X (Twitter) possa presto diventare a pagamento per tutti. Non solo per chi intende sottoscrivere un abbonamento premium, ma per ogni utente attivo sulla piattaforma che cinguetta(va).
Si tratterebbe di una svolta epocale per il social network, che attualmente conta 550 milioni di utenti ed è sempre stato gratuito. L’idea di Musk è probabilmente quella di introdurre una formula di abbonamento per accedere a Twitter. Una mossa da alcuni giustificata dalla necessità di arginare la diffusione di profili fake.
Non sarebbe il primo caso di un social network che decide di passare a un modello basato su abbonamenti. Anche Facebook e Instagram, di proprietà di Mark Zuckerberg, starebbero valutando di diventare a pagamento, anche se solo in Europa. Per Meta si tratterebbe di una risposta alle pressioni dell’Unione Europea sul tema privacy e dati personali.ù
Musk ha già introdotto alcune novità controverse da quando ha acquisito Twitter per 44 miliardi di dollari. Negli ultimi mesi, ha reso a pagamento la spunta blu di verifica degli account, ha chiesto ai suoi ingegneri di promuovere i suoi tweet e ha riammesso account in precedenza bannati, come quello dell’ex presidente USA Donald Trump. Ma non solo.
Una rivoluzione social che non sembra in procinto di arrestarsi e che sembra dirigere la piattaforma – ribattezzata X – verso la creazione di una super app multifunzione.
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